Qualcosa sta accadendo. Dopo decenni di granitico fronte pro Kultura, pro scuola così come è da decenni e pro politicanti da quattro soldi che però hanno fatto fuori la DC e quindi sono degni di gloria, ora qualcosa si muove. Ernesto Galli della Loggia demolisce in un solo colpo non solo il sistema scuola definendolo una catastrofe educativa (in cui il covid non viene nemmeno citato) ma, indirettamente, tutto il sistema culturale italiano degli ultimi 50 anni. Non è infatti solo la scuola che è intrisa di ideologia ma tutta la nostra cultura. E’ dal 1968 che stiamo demolendo la meritocrazia, svuotando di formazione e contenuti la classe dirigente, assumendo alla gestione della cosa pubblica fanatici anti borghesi capaci di costruire solo odio sociale. Il vuoto d’identità di cui parla Ernesto è il vuoto di identità della cultura italiana, giorno dopo giorno spogliata dei suoi valori, della sua bellezza, della sua storia. Non mi ritengo di destra e non accetto che i patrioti italiani debbano essere tacciati di fanatismo di destra o fascismo; non sono certo di sinistra (almeno non di quella distruttiva della disciplina e del merito); mi ritengo un moderato che non va nelle Piazze a spaccare vetrine o a lanciare lacrimogeni. Mi piacerebbe però che si ritornasse, razionalmente e con il cuore alla nostra vera cultura fatta di bellezza, di merito, di cultura senza la “K” ma con la “I” di questa grande nazione che è la nostra Italia. Soprattutto per il bene e la dignità dei nostri figli.
Scrivi un commento